L'insegnamento della Regina Rossa

Per sopravvivere ad un contesto “spietato”, occorre accettare il fatto che non vi sono più certezze, a cominciare dalle nostre competenze, che rischiano obsolescenze precoci e che dunque vanno rinnovate costantemente

“Ora, qui, vedi, devi correre più che puoi per restare nello stesso posto, …… ma se vuoi andare da qualche parte, devi correre almeno il doppio!»

 

È quanto dice la Regina Rossa ad Alice in “Alice attraverso lo specchio” (di Lewis Carroll).

Il senso di questa frase viene spesso completamente ignorato da chi si lamenta di come il mondo sia cambiato, di come la frenesia del lavoro quotidiano stia travolgendo routine consolidate, di come tutto diventi più difficile, e che tuttavia non fa nulla per reagire a questo contesto in evoluzione accelerata.

I continui cambiamenti di contesto esigono nuove competenze, nuove metodologie di lavoro, nuovi strumenti operativi ma, soprattutto, nuove attitudini per affrontare la quotidianità.

Tuttavia, dato che ogni cambiamento è traumatico perché comporta la perdita del nostro comfort, tendiamo per abitudine a conservare pressoché inalterati i nostri atteggiamenti e comportamenti professionali e, quando partecipiamo a qualche formazione sul cambiamento, dimentichiamo dopo pochi giorni quello che abbiamo ascoltato. Nel peggiore dei casi, spesso non cerchiamo nemmeno di farci una auto-diagnosi, perché riteniamo acriticamente di saper già far tutto al meglio. 

Per sopravvivere ad un contesto “spietato”, occorre invece correre il doppio, e quindi accettare il fatto che non vi sono più certezze, a cominciare dalle nostre competenze che rischiano obsolescenze precoci, e che dunque vanno rinnovate costantemente.

Non dobbiamo sempre aspettare che sia la nostra azienda ad occuparsi della nostra formazione, perché l’evoluzione delle competenze è un dovere che ciascuno di noi deve coltivare e che, se ben alimentata, diventa un fattore di distinzione professionale.

Molti sono le modalità di accrescimento professionale, ma rientrano tutte nella sintesi “imparare, applicare, misurare”. Possiamo ad esempio imparare da

  • Manuali di business (anche tascabili, ma ben fatti!)
  • Biografie di personaggi celebri (cerchiamo in biblioteca, magari…)
  • Esplorazioni su Internet (molto semplice, no?)
  • Colloqui di confronto con clienti, colleghi (sapendo ascoltare, però)
  • Case histories in mercati diversi dal nostro (danno nuove prospettive)Articoli di giornali economici (senza andare troppo nel complesso)
  • Documentazioni aziendali (spesso trascurate)

 

Il senso, avrete compreso, è non smettere mai di accumulare sapere, riflettendo e trovando il modo di applicare gli insegnamenti tratti alla nostra realtà

 

Anche se non siamo dei velocisti professionisti, avremo comunque una bella spinta per correre il doppio.