Dai al tuo team la giusta F.O.R.M.A.?

Per rendere produttivo un gruppo non basta semplicemente mettere intorno ad un tavolo un certo numero di persone ed aprire un dibattito, ma occorre una gestione attenta dell’insieme e delle dinamiche che ne derivano. Non per niente, saper gestire un team è una delle competenze manageriali più importanti

Lavorare in gruppo è sempre più importante nella realtà odierna.

 

Lo scambio aperto di informazioni, idee, osservazioni che traggono spunto dal proprio bagaglio culturale e professionale è un fattore indiscutibile di progresso, perché la sintesi che deriva da scambi ricchi e vivaci è potenzialmente sempre un passo in avanti verso la risoluzione di problematiche complesse. Detto altrimenti, il risultato (del gruppo) è potenzialmente sempre maggiore della somma degli addendi (i contributi singoli).

 

Tutto però deve funzionare nel verso giusto, e questo non è così scontato. Per rendere produttivo un gruppo, infatti, non basta semplicemente mettere intorno ad un tavolo un certo numero di persone ed aprire un dibattito (anche se è a volte meglio che niente), ma occorre una gestione attenta dell’insieme e delle dinamiche che ne derivano. Non per niente, gestire team è una delle competenze manageriali più importanti ma meno semplici.

 

La tematica è molto complessa e sull'argomento sono stati scritti innumerevoli testi; non quindi per banalizzare ma solo per dovere di sintesi, propongo qui sotto l’acronimo F.O.R.M.A. una mini-lista di requisiti che un manager di un gruppo dovrebbe tenere in considerazione per favorire l’efficacia della sua performance:

  • Focalizzazione su un obiettivo chiaro, ambizioso ma fattibile, tempificato e condiviso da tutti; la “federazione” intorno ad una visione e ad un percorso comune favorisce motivazione, impegno e spirito di squadra
  • Organizzazione, intesa come precisazione della metodologia di lavoro insieme, delle norme di comportamento, degli eventuali adempimenti formali… in sintesi, le “regole di funzionamento”
  • Responsabilizzazione individuale: ogni partecipante al gruppo dovrà essere consapevole delle specifiche attese da parte del team leader, e potrà avere attribuzioni specifiche basate sulle sue competenze, se non anche un ruolo particolare all'interno del gruppo (facilitatore, moderatore, creativo, …)
  • Mix: come nel marketing le differenti leve devono attivarsi in sinergia (mix) per massimizzare l’efficacia della strategia, nel gruppo i differenti componenti devono “mixare” i potenziali di contribuzione individuale verso un fine condiviso, quindi comunicando, scambiando, confrontandosi, cooperando; il team leader deve dunque predisporre gli opportuni strumenti ed occasioni
  • Ambizione: il lavoro in gruppo rappresenta una sfida ed una responsabilità per chi vi partecipa, ma anche un grande arricchimento personale e professionale; come la partecipazione dovrebbe essere ambita da chi è potenziale candidato, così chi entra nel gruppo ha aspettative di crescita in esperienza. Il team leader è il garante della “crescita” del gruppo nel suo complesso ed anche delle sue individualità, in modo che le ambizioni vengano perseguite nella misura più ampia possibile. 

Il buon manager si impegna al massimo affinché il team lavori efficacemente: spesso, solo l'insieme "virtuoso ed armonioso" di più contributi individuali può far progredire verso il successo... non fa così anche il direttore d'orchestra con i suoi professionisti?